QUADERNI EUROPEI SUL NUOVO WELFARE

Un altro punto di vista critico sulla Pensione di Garanzia

La normativa italiana già contempla sei prestazioni di contrasto della povertà o, più in generale, dell’insufficienza dei redditi, in età avanzata. Cinque di queste già esistenti da tempo, il sesto, la Pensione di Cittadinanza, aggiuntasi nel corso del 2019. Si dibatte, adesso, di affiancare la Pensione di Garanzia.

In questa breve Nota si prendono in considerazione gli istituti assistenziali che intervengono a salvaguardare dalla povertà in età anziana, lasciando da parte quelli che si attivano in presenza di condizioni di diversa abilità (trattamenti di invalidità/inabilità civile) e le due voci, limitate sia nel numero dei beneficiari sia nella spesa complessiva, delle Pensioni di Guerra e delle Pensioni di Benemerenza.

Dopo una rapida descrizione degli istituti esistenti (diversi dalle prestazioni IVS) di contrasto della povertà in età anziana, si sviluppa qualche considerazione su alcuni aspetti insoddisfacenti e contraddittori che accompagnerebbero l’introduzione della Pensione di Garanzia. Allo stesso tempo, si suggerisce di far perno sulla già esistente Pensione di Cittadinanza per riorganizzare e razionalizzare gli istituti già esistenti. E, fatto questo, di dedicarsi a promuovere direttamente il lavoro dei giovani oggi. Pensare a loro in maniera diretta e non “mediata” dalle pensioni.

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