L’Europa e la sua Banca
Come prima istituzione di “genesi” europea in senso pieno, le fasi di vita della BCE vanno di pari passo con quelle dell’Unione.
Utile ripercorrerle in sintesi sino ad arrivare a oggi perché, innestata su un corpo ancora in costruzione e non scevro da contraddizioni, la BCE sta facendo da termometro delle difficoltà e anche da meccanismo rivelatore delle volontà e dei progetti dei Paesi Membri.
La Nota è allegata in formato .pdf. Qui se ne riportano le conclusioni, rimandando al testo per una lettura completa:
<< La BCE, con la quasi monetizzazione dei debiti senza prefissati limiti di importo e durata, tocca l’apice di quello che può fare.
La prima e per adesso unica istituzione dai natali integralmente europei, più volte criticata per il suo ruolo di tutore della stabilità e di richiamo alle responsabilità dei debiti, sta facendo di tutto per salvare l’Area Euro, se stessa come tassello dell’Area Euro, l’Europa i cui destini non sono scindibili da quelli dei Paesi a moneta comune. Forse andrebbe letta come una metafora: l’unica parte dell’Unione che è stata resa operativa in tutte le sue funzioni (la BCE) ha, adesso, le armi migliori per affrontare i problemi dell’Unione; se il progetto fosse stato completato, la capacità di risposta alla crisi sarebbe stata sicuramente più forte.
Ciò detto, per non vanificare gli sforzi profusi e tutto il percorso storico di costruzione dell’Europa, che parte da lontano e ha attraversato tutto il Novecento, bisogna mettersi d’accordo su come uscire dalla straordinarietà in maniera collaborativa e coordinata, in maniera unitaria.
I titoli che la BCE sta adesso ammassando nella sua cassaforte possono diventare o il feticcio della discordia, oppure la culla del futuro bilancio dell’Unione Europea, non a caso nel ventre dell’unica istituzione unitaria nata con il Trattato di Maastricht.
La prima soluzione ricorda mestamente qualcosa che l’Europa ha già vissuto alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando la gestione dei debiti di riparazione e di ricostruzione fu tra le concause della Seconda Guerra, con un’onda lunga arrivata addirittura sino a noi (le ultime tranche sono state estinte negli anni Novanta).
La seconda soluzione è quella che apre le porte del futuro, ed è per questo che, pur limitato e sperimentale, non bisogna abbandonare il tavolo dei lavori del MES e degli Eurobond, mentre la BCE ci guadagna tempo. >>
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