Ricordo di Orio Giarini
Con sincero rammarico sono a comunicare ai nostri lettori che Orio Giarini, fondatore ed editore della rivista European Papers on the New Welfare con la versione italiana Quaderni Europei sul nuovo Welfare è venuto a mancare il 28 febbraio di quest’anno. Considero adatto tracciarne i dati biografici significativi, che pienamente giustificano il tenore culturale di questa rivista.
Nato a Trieste il 31.1.1936, si è laureato in Economia politica nel 1959, vincendo il premio Torre Tasso per la sua tesi sull’integrazione europea. Ha vinto nel 1955 una borsa di studio Fulbright all’Università di Austin, Texas. È stato docente per due decenni al Centro Europeo della Cultura e poi all’Università di Ginevra. Ha tenuto numerosi corsi all’Università di Losanna, alla Cattolica di Milano, alla Sapienza di Roma e alla Fondazione Agnelli. Ha pubblicato una decina di libri in varie lingue, compreso il giapponese.
Dal 1959 al 1965 ha gestito varie attività di marketing in Europa per l’azienda Montecatini, in campo tessile e chimico.
Dal 1965 al 1973 ha diretto la Divisione di Ricerca Tecnico-economica all’Istituto Battelle (Ginevra) e dal 1973 al 2001, su una proposta di Fabio Padoa Schioppa, ha sviluppato l’Associazione di Ginevra (Associazione internazionale per lo Studio dell’Economia dell’Assicurazione), oggi principale centro di ricerca mondiale sui rischi e l’assicurazione, sostenuto a titolo personale da 80 presidenti (CEO, Chief Executive Officers) delle principali compagnie assicurative nei cinque continenti, Cina e India compresi. Raymond Barre (successivamente primo ministro in Francia) ne fu il primo presidente.
Dal 1962 al 1969 è stato Segretario generale del Movimento Federalista Europeo a Parigi. Membro d’onore del Club di Roma è stato “Trustee” (Amministratore) della World Academy of Art and Science e Presidente d’onore dell’Associazione europea degli economisti del rischio e dell’assicurazione, con sede a Ginevra. Ha avuto nel 2006 una nomination all’Insurance Hall of Fame a Chicago (Smetana Gallery, New York).
Nelle decadi più recenti, da Trieste a Ginevra ha promosso l’Istituto del Rischio, che accanto a Quaderni Europei sul nuovo Welfare dal 2008 pubblica Cadmus, rivista della World Academy of Art and Science (www.cadmusjournal.org, Pondicherry – India).
I comitati editoriali di European papers/Quaderni Europei che attualmente rappresento, intendono adesso continuare l’attività di pubblicazione di queste prestigiose riviste che contano più di 30.000 visure al mese sulla base della statistica di Webstats.Register.It per un totale di oltre 70.000 pagine e con oltre un paio di centinaia di contributi.
Ma la giustificazione più pressante continua a mantenersi l’entusiasmo per l’intuizione di Orio Giarini dell’idea di “svecchiamento” (counteraging), L’età senile, in effetti, nella sua attuale ampiezza e connotazione, rappresenta una realtà nuova nel mondo occidentale, presente da non più di cinquant’anni come risultato di industrializzazione, inurbanizzazione e miglioramento delle nostre condizioni fisiche, a dire, del progresso tecnologico. Peraltro, appare verosimile che i Paesi oggi in via di sviluppo, entro pochi decenni sperimentino queste stesse realtà. Naturalmente, queste realtà possono considerarsi come un grave problema ovvero un’opportunità molto stimolante. La nostra società, tuttora impreparata al riguardo, ragionevolmente si adopera per aiutare al meglio le persone anziane. Il prof. Giarini, dalla sua prospettiva di macroeconomia propone la filosofia opposta, come viene ampiamente illustrato nel primo numero di “Quaderni europei” del 2005. Essendo che gli individui dai 60 agli 80 anni di età già rappresentano più del 20% della popolazione nei Paesi sviluppati, appare scontato che questa sua ottica sarà vincente nel permeare e cambiare la nostra cultura. Piuttosto, la sfida attuale è di combinare la logica assistenzialista nei confronti degli anziani con quella del loro mantenersi attivi e produttivi anche dopo i 60-65 anni. Con questi presupposti, Quaderni Europei continuerà ad accogliere monografie focalizzate sulle politiche di welfare dedicate agli anziani, accanto ad articoli di ampliamento del concetto di filosofia dello svecchiamento e ad articoli su aspetti più generali della filosofia della nostra società.
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