QUADERNI EUROPEI SUL NUOVO WELFARE

Uno studio sulle capacità cognitive degli anziani di Trieste

5. CONCLUSIONI

I risultati ottenuti hanno confermato quanto già riportato dalla letteratura scientifica riguardo ad un peggioramento delle prestazioni cognitive legato all’ età e ad un basso livello di scolarità. Un lieve calo nelle funzioni cognitive si verifica per cause fisiologiche legate all’ invecchiamento, anche in assenza di patologie specifiche. Invece, non è stato riscontrata alcuna relazione fra l’ aumento dell’ età ed un tono dell’ umore più basso, andando a disconfermare alcune credenze comuni che vedono la persona anziana come maggiormente triste o “depressa” rispetto al resto della popolazione.

I dati hanno permesso di ottenere un profilo delle persone che si recano presso tali servizi di prevenzione che sarebbero per lo più donne fra i 60 e i 70 anni, sollevando il problema di come poter raggiungere invece il sesso maschile e le persone di età più avanzata.

Inoltre, un dato che riveste una particolare importanza è quello relativo alla presenza di probabili disturbi dell’ umore, dal momento che il 36 % delle persone ha ottenuto punteggi al limite della norma o patologici. Gran parte delle persone che giungono in consultazione lamentano problemi di tipo cognitivo, per lo più di memoria, ma questi potrebbero essere legati a problemi relativi alla sfera affettiva, come la depressione, piuttosto che al deterioramento cognitivo in sé. Il nostro studio ha permesso di identificare meglio, ottenendo un visione d’insieme, quali sono i bisogni riportati dalle persone e di cui va tenuto conto nella programmazione dei servizi. In particolare, sarebbe importante affiancare alle attività di prevenzione e a quelle di stimolazione cognitiva, indispensabili per tenere le funzioni mentali sempre allenate e attive, anche interventi strutturati per prevenire e/o trattare i disturbi dell’ umore. Agendo su entrambi gli aspetti, quello cognitivo e quello affettivo, che risultano essere strettamente collegati, si agirebbe in maniera più completa ed efficace sullo stato di salute psicologica della persona anziana producendo un maggior livello di benessere e migliorando la sua qualità di vita.

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