QUADERNI EUROPEI SUL NUOVO WELFARE

Finanziare il welfare – 1. La demografia dell’Italia e delle Regioni

Grafico 2 – La distribuzione della popolazione italiana per età; anni 2011 e 2065
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fonte: elaborazioni Ncs su Istat (click per ingrandire)

Tavola 2 – Progressioni nella vita media
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fonte: elaborazioni Ncs su Istat

Il Grafico 3 e il Grafico 4 presentano visualizzazioni diverse del cambiamento demografico atteso. Il Grafico 3 riporta, per i tre scenari, la differenza tra la distribuzione del 2065 e quella del 2011, con lo spaccato per genere. Il Grafico 4 riporta, sempre per tutti e tre gli scenari, la differenza della numerosità in teste tra le fasce di età del 2065 e quella del 2011. Il colpo d’occhio è immediato: si sgonfiano le fasce di età tra i 20 anni e i 60-65 anni (gli attivi), mentre si ispessiscono quelle da 70 anni in poi (i non attivi). Questo “travaso” ha la dimensione media di 200-250mila teste per fascia di età.

Grafico 3 – Differenze nelle distribuzioni per età, 2065-2011
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fonte: elaborazioni Ncs su Istat (click per ingrandire)

Grafico 4 – Differenze di teste per fascia di età, 2065-2011
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fonte: elaborazioni Ncs su Istat (click per ingrandire)

La stessa visualizzazione è proposta, con spaccato per ripartizione, dal Grafico 5 e dal Grafico 6.

Se si analizza la ricomposizione percentuale della popolazione, si vede che Nord Est, Nord Ovest e Centro sono allineati grossomodo alla media Italia. Il Mezzogiorno si stacca. La ricomposizione, già acuta per le prime tre ripartizioni, per il Mezzogiorno lo è ancora di più. Si assottigliano tutte le fasce di età da 0 a 55-60 anni in tuti e tre gli scenari, mentre si ispessiscono molto più che nel resto del Paese le fasce di età anziane.

Medesima considerazione può esser fatta per la ricomposizione in termini di teste. Nord Est, Nord Ovest e centro non subiscono grandi sgonfiamenti delle fasce prima dei 60 anni. Le loro riduzioni sono concentrate soprattutto tra i 30 e i 50 anni, mentre nelle fasce molto giovani sperimentano anche leggeri aumenti. Per il Mezzogiorno, invece, si profila una riduzione molto più intensa e generalizzata. Le fasce sotto i 60 anni si sgonfiano, nella media dei tre scenari, di 75mila-100mila teste, con valori più elevati per le età attive. Parallelamente, il numero degli ultrasessantacinquenni aumenta più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese, compreso il numero dei grandi anziani sopra i 90 e i 10 anni).


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