Finanziare il welfare – 1. La demografia dell’Italia e delle Regioni
Le proiezioni demografiche dell’Istat sviluppano tre scenari, centrale, basso ed altro, sull’orizzonte di tempo 2011-2065. In quello centrale la popolazione italiana resta grossomodo stabile per tutto l’orizzonte di tempo: agli attuali 61 milioni circa si passa ai 64 subito dopo il 2040, per poi gradualmente ritornare tra 61 e 62 milioni nel 2065. Nello scenario basso, la popolazione si riduce gradualmente sino a scendere sotto i 54 milioni di teste nel 2065. Nello scenario alto, il trend è invece positivo, con una crescita cotante sino a toccare quasi 70 milioni nel 2065.
Lo spaccato geografico rivela dinamiche differenziate. Al Nord, lo scenario basso configura una sostanziale stabilità. Quello centrale una crescita continua, più forte nella fase inziale e in rallentamento negli ultimi anni, che porta la popolazione a ridosso dei 32 milioni, partendo dai 28 attuali. Nello scenario alto la crescita è più sostenuta, facendo raggiungere i quasi 36 milioni nel 2065.