Archivio di Febbraio, 2014
Quaderno n.23 / febbraio 2014: Finanziare il welfare
FINANZIARE IL WELFARE
Presente e futuro del pay-as-you-go
in Italia, Europa e US
e proposta dei fondi welfare
di Nicola C. Salerno
con Prefazione di Orio Giarini
Contenuti
Finanziare il welfare – Prefazione
1. La demografia dell’Italia e delle Regioni
3. Demografia, Occupazione e Produttività in Italia
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Finanziare il welfare – 8. Il Fondo Welfare
Il capitolo 7 ci lascia in dote un messaggio di fondo: il «giusto dosaggio» di ripartizione e accumulazione realesarà l’elemento chiave attorno al quale ruoteranno le riforme del finanziamento della sanità, così come quelle delle pensioni. Leggi tutto
Finanziare il welfare – 7. Il Pay-as-You-Go pubblico e privato: davvero diversi?
Ma sarà solo il pay-as-you-go dei sistemi pubblici ad essere posto sotto pressione? Porsi questa domanda ha una duplice importanza: non solo per ricercare le soluzioni migliori e durature, ma anche per deideologizzare e depoliticizzare il dibattito, liberandolo dagli schematismi, spesso pretestuosi, di “lotta” tra pubblico e privato, tra obiettivo di coesione sociale e efficientismi conservatori. Leggi tutto
Finanziare il welfare – 6. Il Pay-as-You-Go attraverso i Programmi di Stabilità
Nei capitoli precedenti, le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione sono state evidenziate utilizzando dati demografici, integrati, per facilitare le comparazioni tra Paesi e tra Regioni, dai tassi di attività e occupazione e dalla produttività relativa del lavoro. Questo capitolo adotta una prospettiva diversa e complementare. La sostenibilità del pay-as-you-go viene investigata a partire dei Programmi di Stabilità o di Convergenza (anche “PdS”) presentati dai Partner Ue. L’analisi, sinora incentrata sulla demografia, viene calata direttamente nel quadro economico-finanziario. Utilizzare i PdS permette anche di avere una visione complessiva sui capitoli di spesa de welfare system che si reggono sul finanziamento pay-as-you-go.
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Finanziare il welfare – 5. Il Pay-as-You-Go sanitario nelle Regioni italiane
Una premessa è d’obbligo. Il pay-as-you-go è uno strumento fondamentale per il funzionamento dei moderni sistemi di welfare. Ha delle proprietà positive che sono essenziali per creare solidarietà tra cittadini, territori, generazioni, per dare basi alla universalità degli istituti di welfare, per gestire in maniera efficace i rischi che individui e famiglie possono incontrare nel corso della vita. Proprietà difficilmente riproducibili o non riproducibili con altri strumenti.
Finanziare il welfare – 4. Demografia, Occupazione e Produttività in Europa e Us
Le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione, e dalle interazioni tra demografia, dinamiche del mercato del lavoro e produttività, non riguardano soltanto le Regioni italiane. Tutto il mondo occidentale industrializzato, con sistemi di welfare evoluti, dovrà, nei prossimi decenni, fronteggiare il fenomeno di ricomposizione della popolazione tra fasce di età, che vedrà un continuo ampliamento delle fasce inattive (i giovani e gli anziani) e una riduzione, sia in termini assoluti che in termini relativi, delle fasce in età da lavoro. Allo stesso tempo, è tutto il mondo occidentale e industrializzato che si troverà di fronte a scelte di policy complesse, per tentare di compensare l’invecchiamento favorendo la mobilità interna e internazionale dei cittadini, l’occupabilità e la produttività.
Finanziare il welfare – 3. Demografia, Occupazione e Produttività in Italia
Le sfide attese dall’invecchiamento della popolazione si sovrappongono e interagiscono con l’occupazione e la produttività. Il peso dei non attivi sugli attivi è, infatti, un rapporto teorico che, a seconda delle condizioni del mercato del lavoro e della produttività, assegna ad ogni occupato un diverso onere di contribuire alle necessità dei non attivi.
Finanziare il welfare – 2. La demografia in Europa
La sfida dell’invecchiamento non riguarda solo l’Italia e le Regioni italiane. Tutto l’Occidente industrializzato subirà, nei prossimi decenni, un cambiamento profondo della sua struttura demografica.
Finanziare il welfare – 1. La demografia dell’Italia e delle Regioni
Le proiezioni demografiche dell’Istat sviluppano tre scenari, centrale, basso ed altro, sull’orizzonte di tempo 2011-2065. In quello centrale la popolazione italiana resta grossomodo stabile per tutto l’orizzonte di tempo: agli attuali 61 milioni circa si passa ai 64 subito dopo il 2040, per poi gradualmente ritornare tra 61 e 62 milioni nel 2065. Nello scenario basso, la popolazione si riduce gradualmente sino a scendere sotto i 54 milioni di teste nel 2065. Nello scenario alto, il trend è invece positivo, con una crescita cotante sino a toccare quasi 70 milioni nel 2065.
Lo spaccato geografico rivela dinamiche differenziate. Al Nord, lo scenario basso configura una sostanziale stabilità. Quello centrale una crescita continua, più forte nella fase inziale e in rallentamento negli ultimi anni, che porta la popolazione a ridosso dei 32 milioni, partendo dai 28 attuali. Nello scenario alto la crescita è più sostenuta, facendo raggiungere i quasi 36 milioni nel 2065.
Finanziare il welfare – …Piano dell’Opera
Capitolo 1
La Demografia in Italia e nelle Regioni utilizza dati Istat per tracciare gli scenari demografici a medio-lungo termine dei territori italiani. Sono calcolati gli indici di dipendenza strutturale e l’incidenza delle età avanzate sul totale dei residenti. Si ha di fronte un processo di invecchiamento intenso, che riguarderà tutto il Paese ma con manifestazioni acute soprattutto al Mezzogiorno, dove l’invecchiamento si sovrapporrà alla contrazione della popolazione.