La ricerca di un perché
La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po’ più tardi nella vita.
Charlie Chaplin
In Italia le persone non autosufficienti sono almeno 2.600.000 e di questi due milioni sono anziani. Questo ultimo dato è un problema che coinvolge circa una famiglia su dieci e cresce di continuo con l’invecchiamento della popolazione.
Trieste è in Italia fra le città con la migliore qualità della vita ed ha nei residenti un’alta percentuale di anziani e di pensionati tanto da essere considerata la città più vecchia d’Europa.
Secondo l’indagine internazionale sull’urbanizzazione e sulla crescita economica delle città del McKinsey Global Institute la provincia di Trieste con la sua composizione demografica costituisce un laboratorio per studiare e sperimentare un welfare sostenibile, precedendo di venti anni e più la situazione demografica sociale e sanitaria sia in ambito nazionale che di altre grandi città nei paesi industrializzati del mondo intero.
Valutando i dati ISTAT sull’urbanizzazione di Trieste si rileva che mentre attualmente i residenti anziani che vanno dai 65 anni e più costituiscono il 27% della popolazione fra 15 anni tale percentuale raggiungerà e potrà anche superare sia pure di poco il 30%.
Il fenomeno dell’allungamento della durata di vita (invecchiamento o, meglio, svecchiamento) è un fenomeno mondiale e quindi a Trieste abbiamo il vantaggio di far fronte a questa enorme rivoluzione sociale, per elaborare soluzioni, cultura ed iniziative prospettivamente di portata universale.
Tenendo presente che la copertura sociale si sta attenuando consideriamo che per ogni individuo vari sono i fattori che, in età avanzata e con un pensionamento, possano consentirgli una vita attiva e di buon livello.
I fattori da segnalare sono in primis la cultura personale e lo stile di vita, lo stile di consumo, il capitale gestibile creato col lavoro oppure ereditato. Sono poi da considerare i costi più o meno alti di eventuali figli, i costi per le terapie di possibili malattie in particolare per quelle degenerative del sistema nervoso centrale ormai sempre più frequenti con l’avanzare dell’età.
Trieste è definita “città della scienza” dato che qui sono attivi numerosi Enti di ricerca molto avanzati collegati, in Italia ed all’estero, con altre analoghe strutture di altissimo e riconosciuto livello nella ricerca di base ed applicativa. Parliamo del Sistema AREA Science Park, un insieme di servizi, metodologie e tecnologie per la competitività di imprese e territori.
È questo il “Sistema AREA”: da un lato il Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste, che gestisce e promuove il Parco, riconosciuto nel 2005 dal MIUR come Ente Pubblico Nazionale di Ricerca di primo livello e punto di riferimento in Italia per il trasferimento tecnologico e dall’altro uno dei principali Parchi Scientifici e Tecnologici multisettoriali a livello internazionale.
Poi ne nominiamo altri come:
1) La SISSA, Scuola Internazionale di Studi Avanzati di Trieste, è uno dei maggiori centri di ricerca e formazione avanzata in Italia; una varietà di gruppi sono attivi nelle Neuroscienze chiarendone nozioni di base che favoriscono il comportamento cerebrale, studiando le attività molecolari, cellulari e i meccanismi che si integrano con il lavoro nel sistema nervoso. Importanti risultati ha dato lo studio delle malattie di Parkinson e di Alzheimer.
2) ICGEB Centro di Ricerca di Rete tra Italia, India e Africa è un prestigioso centro di eccellenza internazionale. Il suo laboratorio di biologia molecolare è collegato nell’attività e nella gestione della “Società per Demenza Frontotemporale”. In collaborazione con il laboratorio di cardiologia molecolare della S.C. Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste si attuano ricerche su genetica e terapia cellulare delle malattie cardiovascolari.
3) ITAL TBS SpA fa parte del settore “Scienze della Vita” è un centro di informazione e valutazione tecnologica ed economica delle apparecchiature biomedicali;servizi di ingegneria clinica; tecnologia informatica avanzata ed integrata per strutture ospedaliere; servizi di telemedicina.
4) Sincrotrone Trieste S.c.p.A. – Laboratorio di Luce di Sincrotrone ELETTRA:
Sector: Fisica, materiali e nanotecnologie. Ad ELETTRA, Laboratorio di Luce di Sincrotrone gestito dalla SINCROTRONE Trieste scpa, si sviluppano piani di ricerca di base, applicata e precompetitiva congiuntamente a ricercatori provenienti da Università e Laboratori italiani ed europei, da Enti scientifici nazionali ed esteri (CNR, INFM, Accademie delle Scienze austriaca e ceca) e da industrie italiane e straniere. Le caratteristiche del Laboratorio permettono di dare impulso agli studi sulle strutture biologiche, alle indagini sulla struttura dei materiali solidi e sui fenomeni dinamici che avvengono sulle superfici, alle ricerche sui superconduttori, agli studi sulla struttura dei metalli e dei materiali compositi. Le ricerche puntano in particolare su tre campi d’avanguardia: biologia strutturale, strutture di proteine, enzimi e virus, materiali magnetici: dopo quello dei semiconduttori, rappresentano la tecnologia più diffusa sul mercato, utilizzata nella creazione di supporti di memoria come hard disk dei computer.
In questo contesto l’Associazione A.R.I.S., Associazione Ricerche Interventi Studi sull’invecchiamento, studia lo stato di salute della popolazione anziana cercando in particolare di prevenire e diagnosticare precocemente le malattie degenerative del sistema nervoso centrale.
L’A.R.I.S., tramite la S.C. Anatomia e Istologia Patologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste con sede a Cattinara, in collaborazione con l’Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare di Roma, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), di Roma, l’European Brain Research Institute (EBRI) di Roma, la Scuola Normale Superiore di Pisa, partecipa a ricerche specifiche sulle demenze e, in particolare, sulla malattia di Alzheimer. I dati sinora ottenuti sono di rilevante interesse e vertono sull’evidenziazione di precisi settori disfunzionali nei neuroni che vanno incontro a degenerazione nei pazienti affetti. Recentemente si è anche rilevato il ruolo neurotossico di piccoli frammenti proteici che agirebbero in modo selettivo su alcuni organelli delle cellule cerebrali riducendone in modo significativo la funzionalità.
Inoltre alcuni soci di A.R.I.S. stanno portando avanti studi psicologici atti ad approfondire le conoscenze sui processi dell’invecchiamento nella sua complessità e hanno messo a punto un metodo di psicoriabilitazione per le demenze.
Oltre ad essere un gruppo di studiosi dei processi relativi alla tarda età, A.R.I.S. è una associazione di utilità sociale con lo scopo di favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e di promuovere una nuova cultura che accordi loro un ruolo importante.
Infatti A.R.I.S. intende abbattere gli stereotipi negativi sulla vecchiaia, contrastare ogni forma di emarginazione sociale, migliorare la qualità della vita, valorizzare l’esperienza, la capacità, la creatività e le idee degli anziani, sviluppare rapporti di solidarietà e di scambio con le generazioni più giovani, stimolare negli adulti lo sviluppo di condizioni ottimali per imparare ad invecchiare bene.
Oltre ad attivarsi su piani vari e diversificati, A.R.I.S. cerca di fungere da elemento di raccordo interdisciplinare tra le varie realtà che lavorano a favore dell’anziano e della sua famiglia.
Attualmente per la prevenzione delle demenze è stato aperto un “Centro per l’Anziano” dove chiunque abbia dai 60 anni in su può avere una valutazione sullo stato delle sue capacità cognitive.
A.R.I.S. è costituita da medici, psicologi, sociologi, docenti universitari, da soci operanti in vari settori e da persone anziane che credono nelle idee portate avanti dall’associazione e ne può far parte chiunque abbia la volontà di interessarsi alle problematiche degli anziani essendo l’associazione aperta al dialogo tra generazioni e culture diverse. Ecco perchè all’A.R.I.S. è stata affidata la gestione della versione italiana dei Quaderni Europei sul Nuovo Welfare!
Furio Silvestri: Presidente A.R.I.S. – Associazione Ricerca Interventi Studi sull’Invecchiamento.