QUADERNI EUROPEI SUL NUOVO WELFARE

Il mercato del lavoro per i lavoratori anziani in Svezia: cambiamenti e prospettive

1. Lo sviluppo demografico

Nella maggior parte dei cosiddetti paesi sviluppati la percentuale della popolazione, che sono in età attiva, sta diminuendo; mentre la percentuale della popolazione anziana sta aumentando, a causa del basso tasso di fertilità e per il fatto che le persone vivono più a lungo. La coorte di età di 65 anni aumenta e coloro che raggiungono quell’età vivono per molti anni ancora. L’Istituto di statistica nazionale svedese ha fatto una previsione che evidenzia che il numero di persone anziane per ogni persona “in età attiva” aumenterà da circa 0.3 nel 2004 a più di 0.5 nel 2030. Il numero di giovani (sotto l’età attiva) in rapporto alle persone in età attiva rimarrà allo stesso livello, circa 0.5. Una popolazione che invecchia significa per il settore pubblico più spese per la salute, la cura e le pensioni. Se non si vuole aumentare le tasse, diminuire le pensioni o abbassare la qualità degli standard per la salute, la cura per gli anziani o altri servizi del settore pubblico, si dovrebbe aumentare le ore di lavoro per tutti i settori dell’economia. Un aumento delle ore lavorative comporta maggiori entrate per le tasse.

L’offerta di lavoro può aumentare in diversi modi e i più importanti sono: un aumento delle ore di lavoro per coloro che sono già impiegati; per esempio i lavoratori a part-time potrebbero adottare l’orario a tempo pieno; 2) un passaggio più veloce dal mondo della scuola al mercato del lavoro; per questa transizione molte persone ora impiegano parecchi anni; 3) un tasso di attività più elevato per gruppi che attualmente registrano bassi tassi di partecipazione al lavoro, quali persone con disabilità o rifugiati; 4) un aumento di lavoro per gli immigrati; 5) un’età pensionabile più elevata.

Discuteremo l’ultimo punto delle cinque opzioni qui sopra esposte. La salute delle persone anziane è lentamente migliorata, più spesso hanno un’istruzione più elevata e pochi hanno dei lavori fisicamente usuranti. Tutti questi fattori incoraggiono a continuare a lavorare anche ad un’età avanzata.

Un modo per illustrare questa questione è di studiare la lunghezza dell’aspettativa di vita per coloro che raggiungono l’età di 65 anni. La tabella 1 mostra lo sviluppo fino al 2007 e una previsione per il futuro. L’inizio è con l’aspettativa di vita per quelli che avevano 65 anni nel 1971-1980, la decade in cui l’età di pensionamento fu abbassata da 67 a 65 anni. Noi calcoliamo quale sarebbe stata l’età pensionabile, se il numero di anni di aspettativa di vita dopo esser stati pensionati sarebbe stato lo stesso come negli anni 70 quando era a 65 anni. Il calcolo mostra che avrebbe dovuto aumentare di 3-4 anni fino ad ora e avrebbe dovuto aumentare ancora di un anno fino al 2020.

Tabella 1: Aspettativa di vita a 65 anni e età pensionabile se lo stesso numero di anni di aspettativa con una pensione come negli anni 70

Nota. La previsione per gli anni 2008-2020 fu elaborate dall’Istituto di statistica svedese prima che fossero conosciuti i valori del 2007. Ciò spiega la ragione per cui il valore del 2008 sia più basso rispetto a quello del 2007. Abbiamo messo il valore per l’età pensionabile a 65 anni come negli anni 70;
Fonte: Statistics Sweden, Population statistics e propria elaborazione.


2. La partecipazione della forza lavoro delle persone più anziane in Svezia

Per molti anni la partecipazione della forza lavoro degli anziani al mercato del lavoro ha conosciuto un declino in Svezia e in altri paesi. Parte di questo fenomeno può essere spiegato da un abbassamento dell’età pensionabile dei sistemi pensionistici e dagli alti trasferimenti pensionistici. Di conseguenza aumentò l’uscita dal mercato del lavoro di gruppi di età sotto la normale età pensionabile e divenne una consuetudine diffusa. Il declino del lavoro per questo gruppo di età (older active age) è fortemente connesso allo sviluppo dell’economia e l’opportunità di ottenere un redditto prima della normale età di pensionamento. Più persone perdono il lavoro per i flussi negativi dell’economia e molti paesi svilupparono misure di supporto economico per coloro che lasciavano il lavoro anticipatamente.

In Svezia questo trend non fu così diffuso come in molti altri paesi. La Svezia appartiene a un ristretto gruppo di paesi con un’età relativamente alta per l’uscita dal mercato del lavoro. Nella maggior parte dei paesi (incluso la Svezia) lo sviluppo verso un’età pensionabile più bassa terminò alla metà degli anni 90, in parte anche come risultato di un cambiamento politico. In molti paesi fu aumentata l’età minima possibile per ottenere la pensione completa o ridotta, furono bloccate o rese meno appetibili le diverse misure di pensionamento anticipato. Il risultato fu anche un’età media più alta in cui si lascia il mercato del lavoro per la pensione. E’ importante distinguere tra il ricevere una pensione e smettere di lavorare.

In molti sitemi pensionistici (ma non in tutti) è possible avere una pensione di vecchiaia e continuare a lavorare ed è anche possibile smettere di lavorare e aspettare a riscattare una pensione (e in molti casi percepire un altro trasferimento di reddito piuttosto che una pensione di vecchiaia). In Svezia l’età media in cui si lascia il mercato del lavoro è al momento due anni più bassa dell’età media di quando si inizia a percepire la pensione di vecchiaia, che è vicina ai 65 anni.


Gabriella Sjögren Lindquist: Swedish Institute for Social Research, Stockholm University & REASSESS, NOVA
Eskil Wadensjö: Swedish Institute for Social Research e SULCIS, Stockholm University & REASSESS, NOVA


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